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Allora uno dei sette angeli, che avevano versato i calici contenenti i sette flagelli, mi si avvicinò, dicendo: «Vieni con me, ti mostrerò la sposa dellʼAgnello!»

La città gloriosa

10 E mi trasportò in ispirito su di una montagna grande e alta, e mi fece vedere la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo di Dio. 11 Risplendeva della gloria di Dio come una pietra preziosissima, una pietra di diaspro cristallino. 12 Era cinta da mura grandi ed alte e aveva dodici porte, a guardia delle quali stavano dodici angeli. Sulle porte erano scritti i nomi, delle dodici tribù dʼIsraele.

13 Cʼerano tre porte ad ogni lato: a nord, a sud, ad est e ad ovest. 14 Le mura della città avevano per fondamenta dodici pietre, sulle quali erano scritti i nomi dei dodici Apostoli dellʼAgnello.

15 Lʼangelo aveva una canna dʼoro per prendere le misure della città, delle sue mura. 16 Quando la misurò, risultò che era tanto larga quanto lunga; aveva la forma di un cubo, la sua altezza era uguale alle altre dimensioni: duemilaquattrocento chilometri circa. 17 Poi misurò le mura che risultarono di settanta metri, (nel prendere queste misure lʼangelo seguiva lo stesso metodo che usano gli uomini).

18-19 La città era dʼoro puro, brillante come cristallo, e le mura erano fatte di diaspro, costruite su dodici basamenti ornati dʼogni specie di pietre preziose:

il primo era un diaspro,

il secondo uno zaffiro,

il terzo un calcedonio,

il quarto uno smeraldo,

20 il quinto un sardonico,

il sesto una corniola,

il settimo un crisolito,

lʼottavo un berillo,

il nono un topazio,

il decimo un crisopazio,

lʼundicesimo un giacinto,

il dodicesimo unʼametista.

21 Le dodici porte erano dodici perle, una perla per porta! La piazza principale era dʼoro puro, trasparente come cristallo.

22 Nella città non vidi alcun tempio, perché il Signore Dio, lʼOnnipotente, e lʼAgnello erano adorati ovunque. 23 La città non ha bisogno né di sole né di luna che la illuminino, perché la illuminano la gloria di Dio e dellʼAgnello. 24 La sua luce risplenderà sulle nazioni della terra e i governanti del mondo le faranno omaggio della loro gloria. 25 Le sue porte non verranno mai chiuse; resteranno aperte tutto il giorno, ma qui non ci sarà più notte. 26 Ad essa tutti i popoli porteranno la loro gloria e le loro ricchezze. 27 Niente dʼimpuro potrà mai entrarvi, né chi vive nella corruzione o nella falsità. Vi entreranno soltanto quelli che sono iscritti nel libro della vita dellʼAgnello.

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Il bambino promesso

26 Quando Elisabetta fu al sesto mese, Dio mandò lʼangelo Gabriele a Nazaret, un villaggio della Galilea, 27 ad una vergine, Maria, fidanzata ad un certo Giuseppe, discendente del re Davide.

28 Gabriele le apparve e disse: «Ti saluto, Maria! Il Signore è con te. Egli ti ha colmato di grazia».

29 Confusa e turbata, Maria cercava di capire che cosa volesse intendere lʼangelo.

30 «Non aver paura, Maria!» le disse lʼangelo, «perché Dio ha deciso di benedirti in modo meraviglioso! 31 Fra poco sarai incinta e avrai un figlio maschio, che chiamerai Gesù. 32 Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dellʼAltissimo. Il Signore Dio gli darà il trono del suo antenato Davide. 33 Ed egli regnerà su Israele per sempre; il suo regno non finirà mai!»

34 Maria chiese allʼangelo: «Ma come posso avere un bambino? Sono vergine».

35 Lʼangelo rispose: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la forza di Dio ti coprirà con la sua ombra, perciò il tuo bimbo sarà assolutamente santo, il Figlio di Dio. 36 Non è tutto. Sei mesi fa, tua cugina Elisabetta, che chiamavano “la sterile”, è rimasta incinta nonostante lʼetà. 37 Vedi, ogni promessa di Dio si avvera sicuramente!»

38 Maria disse: «Io sono lʼancella del Signore, avvenga di me secondo quello che hai detto». Allora lʼangelo se ne andò.

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